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Chi è il Re del Golf?

In un’epoca in cui le tensioni geopolitiche si intrecciano con l’economia globale e il culto della personalità, nasce una canzone che unisce l’ironia della musica italiana a un messaggio politico pungente. “Chi è il Re del Golf?” è un brano che fonde jazz-pop italiano, pianoforte frizzante, sax giocoso e un ritmo swing saltellante, per raccontare una storia tanto surreale quanto familiare.

La scena è un campo da golf – simbolo del potere, del privilegio e dell’ossessione per la vittoria – dove un presidente vanitoso grida “America First!” mentre tenta, senza troppo successo, di imbucare la sua pallina bianca. Il golf diventa metafora dell’economia americana: sbilenca, in disequilibrio, e soprattutto incapace di accettare la sconfitta.

Testo ironico, musica frizzante

Il brano gioca su contrasti stilistici e semantici: mentre il ritmo è allegro e trascinante, il testo mette a nudo la fragilità di un sistema che vive di slogan ma perde credibilità internazionale. La Cina, altro protagonista implicito della canzone, resiste ai “ricatti” e manda segnali chiari: “non sottostà al bullismo”.

Highlights del testo:

  • Un presidente che si prende troppo sul serio, ma non sa perdere.
  • La borsa che “scende e sale” come il suo handicap.
  • Un mondo che “non ci sta” più a subire l’egemonia americana.
  • Un finale amaro, in cui il presidente resta solo sul green, con la pallina e il silenzio.

Un sound tra Paolo Conte e Elio e le Storie Tese

L’arrangiamento richiama i grandi della canzone ironica italiana: i giri di piano swing, gli assoli di sax giocosi, e una struttura leggera che maschera un messaggio pungente. L’effetto è quello di una risata che lascia pensare, di una melodia che fa muovere i piedi mentre le parole colpiscono in profondità.


“Chi è il Re del Golf?” non è solo una canzone: è uno specchio ironico di un mondo che si prende troppo sul serio, e di leader che confondono la diplomazia con una partita di golf. Il tutto condito con il gusto inconfondibile dell’ironia all’italiana.