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La Cura

“La cura” di Franco Battiato è una canzone che parla di amore assoluto, protezione e dedizione verso un altro essere umano. È una poesia intima, quasi spirituale, che promette protezione dal dolore, dalla paura e dalla solitudine. Contestualizzarla nel conflitto di Gaza, un contesto segnato da violenze, distruzione e sofferenza umana profonda, crea un contrasto forte e profondamente simbolico.

“La cura” immersa nel contesto della guerra di Gaza non è solo una canzone d’amore, ma un potente appello etico alla protezione del più fragile. È il sogno impossibile della tenerezza in mezzo al disastro. Ed è proprio in questa tensione tra l’ideale e il reale che il messaggio assume una forza ancora più universale e necessaria.

La guerra di Gaza

Nel mezzo di un conflitto che spezza famiglie, annienta case e semina terrore, i versi de “La cura” assumono un significato universale e quasi utopico. La promessa di “curare tutte le malattie” o di “proteggerti dalle paure” si trasforma in un messaggio di pace e umanità, che cozza con la realtà quotidiana di civili colpiti da bombardamenti, da traumi e dalla perdita.

Alcuni passaggi emblematici:

  • “Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie / dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via”
    In una Gaza assediata, queste parole possono diventare un’implorazione alla protezione dei bambini e degli innocenti dalle conseguenze psicologiche della guerra.
  • “Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza”
    Il silenzio qui potrebbe simboleggiare la fine del frastuono delle bombe, la speranza di un cessate il fuoco, il desiderio di uno spazio in cui possa tornare la vita.
  • “Perché sei un essere speciale / ed io avrò cura di te”
    In una narrazione di conflitto dove spesso le vittime vengono numerate e non raccontate, questa frase riafferma la dignità di ogni singola vita umana.